JEVO – Disegnatrice e illustratrice

“Prendi tua figlia, portala a Siracusa, siediti sui gradoni del teatro greco e insegnale lo splendore della disubbidienza. E’ rischioso ma è più rischioso non farlo mai.” Seguire le proprie passioni, cominciare a credere in quella sensazione in fondo allo stomaco che ti suggerisce che quella è la tua strada, in un mondo che ci indirizza verso la razionalità e il dovere, è un atto rivoluzionario. Jevo è un progetto di disegno e illustrazione che nasce nel 2016 dal bisogno di raccontare qualcosa, dal bisogno di trasformare il peso dell’anima in qualcosa di più.

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DAVID QUAMMEN

“SEGNARE LE DISTANZE: IL VIRUS CHE CI HA DIVISI”

Collegamento streaming con Fabrizia Abbate (Unimol)
Ore 18.00 – Auditorium Palazzo GIL

Autore e giornalista, David Quammen ha scritto oltre quindici libri, tra cui “The Song of the Dodo” (1996), “The Reluctant Mr. Darwin” (2006), e “Spillover” (2014), un lavoro sulla scienza, la storia e l’impatto umano delle malattie emergenti (specialmente quelle virali), che è stato selezionato per otto premi nazionali e internazionali e ne ha vinti tre. Negli ultimi trent’anni Quammen ha anche pubblicato alcune centinaia di pezzi di saggistica breve (“Perchè non eravamo pronti” Adelphi) – articoli, saggi, colonne – in riviste come Harper’s, National Geographic, Outside, Esquire, The Atlantic, Powder e Rolling Stone, . Scrive occasionalmente Op Eds per il New York Times e recensioni per il New York Times Book Review. Quammen è stato premiato con un Academy Award dall’American Academy of Arts and Letters, ed è tre volte vincitore del National Magazine Award. È un Contributing Writer per il National Geographic, al cui servizio viaggia spesso, di solito in luoghi selvaggi e remoti. La pandemia di COVID-19 l’ha portato alla ribalta mondiale in quanto aveva preconizzato, in un suo saggio del 2012, una nuova zoonosi pandemica con focolaio in Cina.

LOVESICK DUO in concerto
Ore 21.00 – Auditorium Palazzo GIL

Il loro sound attinge al rock’n’roll, al country e allo swing americano anni ’40 a ’50. Il duo si compone di Paolo Roberto Pianezza – chitarra elettrica, acustica e semiacustica, lap steel a manico singolo e doppio, chitarra resofonica e dobro – e Francesca Alinovi, che suona il contrabbasso con l’aggiunta del brush pad, una percussione incorporata nello strumento che le permette di segnare il tempo con una spazzola per batteria. Un loro concerto porta ad una totale immersione nelle atmosfere dell’America degli anni ’40-‘50: con il loro sound, abbigliamento e strumenti musicali vintage, nelle loro canzoni toccano i temi più cari alla Country Music e al Rock’n’Roll come l’amore, il tradimento e il divertimento sfrenato.

Dal loro più recente album del 2021 All Over Again, il quarto della loro discografia ufficiale, hanno estratto tre singoli per la radio airplay ed hanno ricevuto numerosi apprezzamenti trasversali dalle radio e dalla critica musicale. Nei vari anni di attività stati invitati ad esibirsi in tutta Italia, Svizzera, Polonia, Francia, Irlanda, Stati Uniti in festival, in club, feste pubbliche e ricevimenti privati, con una media di oltre 120 concerti all’anno. Paolo e Francesca hanno anche partecipato come attori/musicisti al film Lamborghini e alla serie di Sky TV dedicata a Francesco Totti Speravo di morì prima.

“POESIA DAL NON DOVE
MICHELE PALADINO – dialoga con il pubblico di Poietika
Ore 16.30 – Auditorium Palazzo GIL

Nato a Termoli (CB) nel 1993 Michele Paladino è laureato in Lettere Moderne sull’opera di Tommaso Landolfi. Le sue poesie, saggi e racconti sono pubblicate in diverse riviste online, tra cui Inverso, Suite Italiana, Salmuria, e Dissipa Tu. Nel maggio 2021 per Fallone Editore pubblica “Breviario delle aberrazioni”, opera prima che suscita interesse nel panorama italiano.

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JESSICA BRUDER
dialoga con Valentino Campo
“SCONFINAMENTI – NO HOME NO RIGHTS”
Ore 18,30 – Teatro Savoia

Giornalista e scrittrice nata nel New Jersey, il suo libro “Nomadland: un racconto d’inchiesta” (2017) è stato scelto da Frances McDormand e Peter Spears come sceneggiatura per l’omonimo film diretto da Chloé Zhao e che vede la partecipazione di David Strathairn, Linda May e Charlene Swankie. Il film ha vinto il Leone d’oro alla 77ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il Golden Globe per il miglior film drammatico e per miglior regista e tre premi Oscar, rispettivamente per il miglior film, miglior regia e migliore attrice protagonista.

In anteprima italiana, Jessica Bruder sarà ospite di Poietika, per raccontare la sua inchiesta, realizzata vivendo per mesi in un camper, documentando gli americani itineranti costretti da bassi salari e alti affitti ad abbandonare le abitazioni tradizionali per mettersi in viaggio a tempo pieno alla ricerca di lavoro. Un progetto durato tre anni e più di 15.000 miglia di guida, da costa a costa e dal Messico al confine con il Canada.

“ESERCIZI PER VOCE E VIOLONCELLO SULLA DIVINA COMMEDIA”
CHIARA GUIDI E FRANCESCO GUERRI
ORE 11,00 – AUDITORIUM PALAZZO GIL

Inferno
Canto I, Proemio
Canto V, Cerchio II: Paolo e Francesca
Canto XVII , Cerchio VII: Gerione
Canto XVIII, Cerchio VIII: Malebolge

Chiara Guidi – attrice, drammaturga, regista – e il violoncellista e compositore Francesco Guerri conducono da anni un percorso artistico sulle parole della Divina Commedia di Dante che si sviluppa in diverse rappresentazioni composte dai canti dell’Inferno e in progetti speciali per l’allestimento di Purgatorio con il coinvolgimento di cittadini nella formazione di un coro poetico che avvolge e fa da contrappunto alla voce solista.

Cofondatrice insieme a Romeo Castellucci della Socìetas Raffaello Sanzio, oggi Societas (compagnia teatrale che si è distinta sul piano mondiale per la creazione di un linguaggio innovativo), Chiara Guidi sviluppa una personale ricerca sulla voce come chiave drammaturgica nel dischiudere suono e senso di un testo, ricerca che le è valsa diversi riconoscimenti e pubblicazioni. La voce è per Chiara Guidi una materia da conoscere e plasmare, ma anche un veicolo che porta la parola a vivere al di là del significato. È la messa in atto di una visione che non si appoggia solo sul significato, ma attraverso il suono riconduce la parola al suo gesto originario.

Francesco Guerri traccia un percorso che cancella i confini tra musica classica contemporanea e libera improvvisazione, producendo invenzioni caratterizzate dalla fisicità del gioco virtuosistico e dal profondo legame emotivo che mantiene con lo strumento.

MACCHINE UMANE
workshop a cura di
AZZURRA DE GREGORIO
Artist network About the Future Festival
ORE 17,00 – SPAZIO 1 PALAZZO GIL

Azzurra De Gregorio è nata a Termoli (CB) nel 1985. Ha iniziato la sua carriera come attrice e poi ha esteso la sua ricerca nel campo dello spettacolo e dell’arte visiva, guidata dalla necessità di sperimentare un percorso artistico ibrido e nomade che basa il suo codice espressivo sull’assenza di definizioni.

Il suo lavoro, oltre a indagare il rapporto tra attore/performer e pubblico, esplora i legami che collegano teatro, performance, danza e arte visiva. La sua ricerca, caratterizzata da continui riferimenti alla pittura antica, al simbolismo, alla mitologia e all’arte sacra, mira a creare esperienze immersive ed evocative che nascono dalla combinazione e dall’interazione di musica, scene, gesti, luci, maschere, costumi e nuove tecnologie.

La sua produzione, che comprende spettacoli teatrali, spettacoli, progetti site specific e progetti fotografici, è stata presentata in diversi contesti: Romaeuropa Festival (2017), Stoff / Stockholm Festival (2016), Napoli Teatro Festival (2015), Mediterranea 17 / Young Artists Biennale (2015), W. Sandor National Hungarian Theater (2019), Apache- Teatro Litta Milano (2016), Festival of J. Interartes di Salvador De Bahia-Brasile (2019), Night With Performance Festival (Polonia). Nel 2019 le è stata assegnata la borsa di studio della European Theater Convention (ETC) come artista emergente europea e ha iniziato la sua collaborazione con il Weores Sandor National Theater (Szombathely – Ungheria).

MURUBUTU
“DANTE A TEMPO DI RAP” Talk e showcase

Evento dedicato a Dante in occasione dei 700 anni dalla morte

ORE 21,00 – AUDITORIUM PALAZZO GIL

Murubutu, al secolo Alessio Mariani, si avvicina all’hip hop all’inizio degli anni ’90. Insegnante di filosofia e storia In un liceo di di Reggio Emilia , dal 2000 comincia a riflettere sulla interazione fra contenuti scolastici e musica rap. L’intento è fare del rap un mezzo espressivo per trasmettere contenuti di ordine culturale senza perdere l’attenzione verso la cura stilistica. Il risultato è un nuovo sottogenere musicale: il rap didattico, concretizzato nel 2006 dall’uscita dell’album “Dove vola l’avvoltoio” con il collettivo La Kattiveria. Sulla scorta della contaminazione fra rap e narrativa Murubutu intraprende nel 2009 un progetto solista, interamente dedicato allo storytelling, in cui sonorità hip hop classiche fanno da tappeto a testi con una forte curvatura cantautorale e accenti poetici. Nel 2011 Murubutu vince il secondo premio al Concorso Nazionale per cantastorie “G.Daffini” con il brano “Anna e Marzio”. L’attività musicale di Murubutu fino ad oggi è rappresentata da quattro album distribuiti dall’etichetta bolognese Irma/Mandibola records: “Il giovane Mariani e altri racconti”(2009), “La bellissima Giulietta e il suo povero padre grafomane“(2011), “Gli ammutinati del Bouncin’ (Ovvero mirabolanti avventure di uomini e mari)”(2014), “L’uomo che viaggiava nel vento e altri racconti di brezze e correnti”(2016). Nel 2019 esce l’album “Tenebra è la notte ed altri racconti di buio e crepuscoli” costruito attorno al tema della notte e del buio, che vede la partecipazione di artisti come Caparezza, Mezzosangue e Willie Peyote. L’anno seguente è uscito “Infernvm”, realizzato insieme a Claver Gold e liberamente ispirato alla Divina Commedia di Dante Alighieri, all’interno sono presenti anche altre collaborazioni.

“REPORTAGE DEL PATRIMONIO”

Presentazione Progetto
a cura di ANTONIO POLITANO
ORE 17,00 – AUDITORIUM PALAZZO GIL

 

 

 

 

 

 

 

“FINESTRA SULL’ALTROVE”

MATTEO PERICOLI
dialoga con Michele Porsia

ORE 18,00 – AUDITORIUM PALAZZO GIL

Matteo Pericoli è architetto, autore, disegnatore e insegnante. I suoi lavori sono stati pubblicati su numerosi giornali e riviste, tra cui The New York Times, The Observer, The New Yorker, The Paris Review Daily, La Stampa e Bell’Italia. Nel 2007 completa Skyline of the World, un murale di 120 metri per il terminal dell’American Airlines all’aeroporto internazionale JFK. Matteo è autore di numerosi libri, pubblicati negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Italia, in Corea del Sud, in Taiwan e in Cina, tra cui “Manhattan Unfurled” (Random House), “London Unfurled” (Picador UK) e “Finestre su New York: 63 visioni della Grande Mela” (Il Saggiatore). Con EDT ha pubblicato il volume “Finestre sul mondo. 50 scrittori, 50 vedute” (2015), a cui è seguito nel 2021 “Finestre sull’altrove: 60 vedute per 60 rifugiati” (Il Saggiatore), un libro che raccoglie 60 “Finestre sull’altrove” di rifugiati: 60 disegni delle vedute che osservano ogni giorno realizzati da Matteo Pericoli; 60 racconti in prima persona della loro nuova vita in un paese straniero dopo aver lasciato tutto dietro di sé. A emergere è una testimonianza unica della condizione di chi vive sotto protezione internazionale, ma anche un ritratto intimo di queste esistenze a loro modo straordinarie.

Dopo molti anni a New York ha recentemente scelto di vivere a Torino, dove nel 2010 ha fondato il Laboratorio di Architettura Letteraria, un corso nel quale l’architettura viene utilizzata come strumento per analizzare ed esplorare la narrativa.

TERESA SALGUEIRO
in concerto

ORE 21,00 – TEATRO SAVOIA

Da quasi trent’anni Teresa Salgueiro è l’immagine emblematica del Portogallo nel mondo. La sua carriera musicale inizia nel 1986 quando, giovanissima si unisce ai Madredeus, registrando 9 album, tra cui la colonna sonora di “Lisbon Story”, apprezzato e amato film del regista Wim Wenders. Da allora oltre cinque milioni di album venduti in tutto il mondo, che li hanno resi i primi rappresentanti internazionali della musica prodotta in Portogallo dopo Amália Rodrigues. E Teresa Salgueiro, con la sua presenza discreta e delicata e la sua straordinaria voce, è stata la “figura di prua” di questa nave musicale. Gli inviti di nomi illustri come Jose Carreras, Caetano Veloso, Gilberto Gil, Carlos Nunez, Angelo Branduardi hanno riconosciuto Teresa come una delle grandi cantanti contemporanee. Teresa Salgueiro si presenta per una solo data italiana a Poietika con un nuovo spettacolo che celebra la molteplicità delle sue sfaccettature, portandoci l’interpretazione dei suoi temi tra i quali “Alegria” su testi di Jose Saramago, dagli arrangiamenti originali alle canzoni portoghesi, senza dimenticare l’omaggio al suo ex gruppo.

ORE 18,00
TEATRO SAVOIA

“AFGHANISTAN, TERRA DI CONFINE”

ALÌ EHSANI – SYED AHMAD SHAH SADAAT

Collegamento online con
DEBORAH ELLIS

ALÌ EHSANI
Scrittore

Alì Ehsani è nato nel 1989 a Kabul. Persi i genitori all’età di otto anni, è fuggito dall’Afghanistan insieme a suo fratello in cerca di un futuro migliore in Europa. Dopo un drammatico viaggio durato cinque anni, dal 2003 vive a Roma, dove si è laureato in Giurisprudenza e lavora come insegnante. Insieme a Francesco Casolo, ha scritto “Stanotte guardiamo le stelle” (Feltrinelli, 2016), da cui è stato tratto il pluripremiato cortometraggio “Baradar” con la regia di Beppe Tufarulo, e “I ragazzi hanno grandi sogni”(Feltrinelli, 2018).

 

 

SYED AHMAD SHAH SADAAT
Ex ministro Afghanistan

Ex ministro afgano delle comunicazioni e della tecnologia dopo i contrasti con Ashraf Ghani, Presidente della Repubblica islamica dell’Afghanistan, causati dall’avanzata dei talebani e dalle gestione delle finanze statali, si è dimesso ed ha lasciato il suo Paese, per stabilirsi a Lipsia, principale città della Sassonia. Il 25 agosto scorso Al Jazeera Arabia ha pubblicato su Twitter le foto dell’ex ministro in sella a una bici: divisa arancione e zaino in spalla impegnato nelle consegne per conto di una società di food delivery. Immagini, rilanciate da diversi media arabi, asiatici ed europei, che raccontano la nuova vita di Sadaat: due master in comunicazione e ingegneria elettronica presso l’università di Oxford, per 23 anni nel campo delle tlc con esperienze in più di 20 aziende in 13 Paesi, inclusa l’Arabia Saudita. Come ministro uno dei suoi compiti era di espandere la telefonia mobile nelle zone rurali dell’Afghanistan, dando accesso a questo servizio anche alle popolazioni che vivono nelle aree più remote della nazione.

FRANCO DI MARE (ITALIA)

Franco Di Mare (Napoli 1955) è un giornalista che in qualità di inviato ha raccontato alcuni tra gli eventi più importanti degli anni Novanta e Duemila. Attualmente è direttore di Rai 3, ma ha ricoperto la carica di vice direttore di Rai 1, con una delega per gli approfondimenti e le inchieste e di direttore generale dei programmi diurni di tutta l’azienda.

Per il Tg2 ha raccontato da vicino le vicende della guerra dei Balcani, nonché i tumulti sociali in Africa e America centrale. Inoltre, come giornalista di guerra viene mandato nella zona del Golfo per raccontare il primo e il secondo conflitto. Viene scelto anche per coprire giornalisticamente le campagne elettorali presidenziali negli Stati Uniti e in Francia. Sul territorio nazionale firma numerosi servizi che approfondiscono le dinamiche della criminalità organizzata, in particolar modo nei territori di Sicilia, Campania, Calabria e Puglia. Il suo diventa gradualmente un nome conosciuto anche per il grande pubblico, attraverso i suoi reportage dalle varie zone colpite da calamità naturali – come ad esempio l’Uragano Katrina che colpì New Orleans e la Louisiana nell’agosto 2005 – e per i suoi racconti degli attentati terroristici negli Stati Uniti dell’11 settembre 2001. Grazie alla sua attività e alla crescente notorietà diventa uno dei volti di punta della Rai e gli viene concessa la possibilità di intervistare personalità importanti del mondo della politica come Jacques Chirac, Condoleezza Rice e tanti altri. Conduttore televisivo, viene scelto per conduzione di Sabato e domenica e di Unomattina.

DEBORAH ELLIS
scrittrice

Deborah Ellis è una scrittrice canadese. Ha lavorato a lungo come assistente sociale viaggiando per il mondo e ascoltando le storie dei bambini che ha incontrato nelle zone devastate dai conflitti. Da molti anni ormai scrive quelle storie, che le sono valse un immenso successo di pubblico e numerosi riconoscimenti. Fra i suoi libri ricordiamo: la serie di Parvana, edita da Rizzoli (Sotto il burqa, Il viaggio di Parvana, Il mio nome è Parvana), Il coraggio della libellula (Rizzoli, 2013), Il gatto nella città dei sogni (Rizzoli, 2016). Insignita di altissimi riconoscimenti in patria, Deborah Ellis è, oltre che scrittrice prolifica, grande filantropa: è infatti solita devolvere le royalties che percepisce a diverse organizzazioni, tra cui UNICEF e Women for Women in Afghanistan. È considerata una delle più celebri autrici per ragazzi al mondo.