Il progetto AIDA, risultato tra i progetti approvati dal Programma Interreg di Cooperazione Territoriale Europea ITALIA-ALBANIA-MONTENEGRO, dura 18 mesi ed ha un programma ambizioso e serrato.

Il progetto si basa sulla necessità di approfondire e rafforzare l’identità “adriatica” dei cittadini di Puglia, Molise, Albania e Montenegro nel contesto dell’area Mediterranea. Albania e Montenegro sono zone accomunate da una memoria recente, ancora non sufficientemente approfondita e conosciuta, in cui i nati dopo il 1985 hanno vissuto continui cambiamenti come primogeniti di nazioni troppo giovani, col rischio di perdita di punti di riferimento identitari, socio-culturali e storici. La Puglia e il Molise sembrano, d’altro canto, aver rimosso e dimenticato lo storico legame con i Paesi immediatamente aldilà dell’Adriatico, o comunque devono rinforzarlo per averne importanti benefici economici e culturali.

Il progetto intenderà sviluppare pratiche innovative di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale locale. Al centro delle azioni vi saranno luoghi strettamente connessi al passato recente, che hanno un forte legame con le comunità, ma che oggi appaiono abbandonati e dimenticati, a volte anche perché evocano momenti storici critici e problematici; luoghi di detenzione, di costrizione, fabbriche dismesse ed in generale esempi di archeologia industriale e bellica.

Dopo un iniziale percorso di ricerca, anche sul campo, i luoghi saranno scelti attraverso il coinvolgimento diretto delle comunità e delle istituzioni locali. Artisti locali e provenienti dall’area di riferimento, attraverso un articolato programma di residenze artistiche e di formazione, progetti di comunità e performance, svilupperanno per quei luoghi una nuova immagine che, insieme ad innovativi modelli di fruizione, potrebbe contribuire ad aumentare una contemporanea consapevolezza circa la loro importanza come simboli di una comune identità adriatica.

La Fondazione Molise Cultura è nel partenariato internazionale insieme al Teatro Metropoldi Tirana (AL), Tirana Cultural Center, Istituzione Pubblica per le Arti, attiva da oltre 15 anni, e la Fondazione Lika di Ulcinj (MTE) in Montenegro, importante realtà del mondo della cultura, attiva dal 2002.

Il modello che il progetto intende sviluppare è innovativo; parte da una ricerca scientifica e sociologica, che analizza le esperienze delle comunità, con interviste di esperti ed artisti a cittadini di diverse generazioni delle quattro città coinvolte: Lecce (IT), Campobasso(IT), Ulcinj (MTE) e Tirana (AL), per raccogliere materiale per la creazione della cd. “rete di comunità transnazionale” , “cross border community network”. In generale AIDA ha l’obiettivo disviluppare un modello di identità Adriatica, basato sulla memoria collettiva legata a luoghi dimenticati, centro delle attività di progetto, ed in auspicio, luoghi di ri-scoperta culturale e turistica. Questa prima attività verrà coordinata dalla Fondazione Molise Cultura, attraverso una ricerca “esperienziale” fatta di una fase di acquisizione di informazioni dai cittadini ed una fase di studio e ri-elaborazione a posteriori, attraverso seminari tra partner ed esperti, per l’analisi dei differenti approcci e punti di vista dell’identità Adriatica. Il risultato sarà un REPORT sul “Modello di Identità Adriatica”. In ogni città coinvolta, parallelamente, verranno organizzati “performance di comunità”, con il coinvolgimento di cittadini ed artisti per raccontare e creare momenti/album di “memorie” e una sorta di “storytelling” del lavoro e dei suoi risultati.

Successivamente in Lecce, si svilupperà la parte artistica di “produzione”, ovvero il gruppo di artisti e performers di differenti arti (teatro, musica, danza), in modalità di residenza/workshop, realizzerà sotto la sapiente guida di drammaturghi professionisti, uno spettacolo teatrale che racconterà le comunità, i luoghi e la consapevolezza “emersa” di un’identità Adriatica.

Conclusa questa attività, inizierà una fase importante, cd. pilota, nella quale verrà promosso tutto quanto realizzato fino ad ora, un vero e proprio “patrimonio culturale” di progetto, che sarà divulgato nei territori attraverso un “FESTIVAL ARTISTICO ITINERANTE” ed attraverso la promozione di una “virtual community”.

La prima parte dell’azione pilota, ovvero, il cd. “Festival” sarà diviso in “4 showcase” nelle 4 città coinvolte, con il coinvolgimento di 3 compagnie di artisti per ogni performance. Questi spettacoli saranno finalizzati a raccontare l’attività di ricerca sui luoghi e sull’identità Adriatica, verranno mostrati documenti, foto, video-interviste ed altri racconti alle comunità presenti e protagoniste, e verrà chiesto ai cittadini di piantare in quei luoghi 20 alberi e/o piante. Questa azione di rigenerazione urbana ed attenzione ambientale, sarà anche il risultato di una “scelta” fatta nella fase di ricerca, risultato di indagine sul territorio, sulle piante “tipiche” e rappresentative da scegliere e vedrà il coinvolgimento di bambini e famiglie. Piantare alberi in luoghi dimenticati, come mezzo per un futuro racconto ad uso turistico, ma anche come elemento di coinvolgimento ed appropriazione “culturale” di un luogo pubblico della propria città, un elemento d’identità e memoria. Questi spettacoli saranno oggetto di una promozione futura, attraverso i canali di comunicazione attivati, per diventare una buona pratica EU da ripetere. Questa disseminazione, inoltre, verrà fatta attraverso l’ultimo grande risultato del progetto AIDA, che sarà far circolare lo spettacolo in importanti festival EU, ad esempio il Black Box International Festival a Plovdiv (Bulgaria), oppure in qualche evento a Timisoara (Romania), Capitale Europea della cultura per il 2021, insieme ad Eleusis (Grecia) e NoviSad (Serbia).