SILVIO ORLANDO ENTRA NEL CARTELLONE DEL TEATRO SAVOIA “Delirio a due” con Nuzzo Di Biase definitivamente annullato
TEATRO SAVOIA
Stagione di spettacoli 2024/2025
15 – 16 aprile 2025
SILVIO ORLANDO in
CIARLATANI
di Pablo Remón
traduzione italiana di Davide Carnevali
da Los Farsantes e con (in o.a.) Francesca Botti, Francesco Brandi, Blu Yoshimi
Annunciato nell’ultima conferenza stampa, “Ciarlatani” (da Los Farsantes di Pablo Remòn), lo spettacolo portato in scena da Silvio Orlando, sostituisce nel cartellone del Teatro Savoia di Campobasso, “Delirio a due” con Corrado Nuzzo e Maria Di Base previsto il 30 novembre e il 1° dicembre, a causa della lunga indisponibilità dell’attore salentino e dall’impossibilità di recuperare la disponibilità delle date nell’ambito delle rispettive programmazioni.
In questa direzione, dal 18 novembre scorso è stato predisposto il rimborso dei biglietti, mediante le diverse modalità di acquisto, ovvero su piattaforma Ciaotickets, nei punti vendita Ciaotickets dove è stato acquistato materialmente il biglietto o presso il botteghino del Teatro Savoia in Piazza Pepe 23 a Campobasso, aperto tutti i giorni dalle 18 alle 20 (la domenica chiuso in assenza di programmazione). Restano validi invece gli ingressi riservati agli abbonati alla stagione teatrale.
Silvio Orlando torna nel Molise il 15 e 16 aprile 2025 con “Ciarlatani”, raccontando la storia di due personaggi legati al mondo del cinema e del teatro.
Anna Velasco è un’attrice la cui carriera è in fase di stallo. Dopo aver recitato in piccole produzioni di opere classiche, ora lavora come insegnante di pilates e nei fine settimana fa teatro per bambini. Tra soap opera televisive e spettacoli alternativi, Anna è alla ricerca del grande personaggio che la farà finalmente trionfare. Diego Fontana è un regista di successo di film commerciali che si sta imbarcando in una grande produzione: una serie da girare in tutto il mondo, con star internazionali. Un incidente lo porterà ad affrontare una crisi personale e a ripensare la sua carriera.
Questi due personaggi sono collegati dalla figura del padre di Anna, Eusebio Velasco, regista di culto degli anni ’80, scomparso e isolato dal mondo.
“Ciarlatani” sono anche diverse opere in una: ognuno di questi racconti ha uno stile, un tono e una forma particolari. Il racconto di Anna ha uno stile eminentemente cinematografico, con un narratore che ci guida, e in cui sogno e realtà si confondono. La storia di Diego è un’opera teatrale più classica, rappresentata in spazi più realistici. E infine c’è, a mo’ di pausa o parentesi, un’autofiction in cui l’autore dell’opera a cui stiamo assistendo si difende dalle accuse di plagio.
Queste storie sono raccontate in parallelo, si alimentano a vicenda, sono specchi degli stessi temi. L’insieme è costruito con capitoli in parte indipendenti, che formano una struttura più vicina al romanzo che al teatro. L’intenzione è che “Ciarlatani” sia una narrazione eminentemente teatrale, ma con un’aspirazione romanzesca e cinematografica.
Infine, “Ciarlatani” è una commedia in cui solo quattro attori viaggiano attraverso decine di personaggi, spazi e tempi. Una satira sul mondo del teatro e dell’audiovisivo, ma anche una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che ricopriamo, dentro e fuori la finzione. Pablo Remòn
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