Kiss Me Deadly, il noir in ogni sua forma. Il successo dell’ultima edizione guarda a progetti più ambiziosi.
Passione, partecipazione e sinergia: queste le parole del successo di Kiss Me Deadly 2021, unica Kermesse regionale sul noir che – dal cinema alla letteratura, senza tralasciare fumetti ed ogni forma d’arte – ha offerto al suo pubblico la possibilità di immergersi totalmente nei chiaro-scuri del genere. Ideata e realizzata dall’associazione culturale omonima e prodotta dalla Fondazione Molise Cultura con il sostegno della Regione Molise e del Patto dello Sviluppo del Molise, la settima edizione è stata ricchissima: 9 film, 6 incontri, 2 concerti, quasi mille gli ingressi in totale nel pieno rispetto delle norme anti Covid.
Un contenitore sempre più capiente che quest’anno ha aperto le sue porte ai progetti giovani e sperimentali, dando visibilità ad associazioni come Radio Beatnik, BrokenLights Podcast, Fermenti liberi, NOIRexist, Giunti al Punto che hanno contraccambiato l’invito con entusiasmo, creatività, interazione e dinamicità. La collaborazione con Fondazione Molise Cultura si è sensibilmente rafforzata dando vita ad una forte sinergia con l’obiettivo comune di crescere ulteriormente e portare fuori dai confini regionali la kermesse sul noir.
Grande interesse ha riscosso l’angolo del racconto orale del lato oscuro che ha ospitato Massimo Carlotto, scrittore di fama internazionale; Alessandro Curioni – uno dei massimi esperti italiani di cybersecurity; la scrittrice Raffaella Battaglini; il giornalista molisano Giovanni Mancinone con il suo Molise criminale; un maestro del fumetto come Tanino Liberatore che ha condiviso con Stefano Tamburini la paternità di Ranxerox; Gianmarco Guazzo, giornalista e autore televisivo di origini termolesi che ha a lungo collaborato con Carlo Lucarelli e con Sky Arte.
Un sorprendente incremento di pubblico ha animato I pomeriggi dedicati alla Retrospettiva con tre classici assoluti. Olivia de Havilland (in un doppio ruolo), Simone Signoret, Vera Clouzot, Joan Crawford e Bette Davis danno vita a sei incredibili figure femminili: tre coppie di donne dai rapporti enigmatici, inestricabili, distruttivi.
E per chiudere, le ultime due sere, dopo il film, i concerti: noise e industrial con Petrolio, techno e jazz con i TUN. Due progetti che hanno suscitato interesse anche da parte dei più giovani.
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